domenica 31 agosto 2014

Traversata del Salar de Uyuni da nord a sud




Dall'8 al 10 agosto 2014 ho realizzato la traversata a piedi del Salar de Uyuni, in Bolivia, e questo a completamento della prima traversata, compiuta nel 2008, da ovest ad est del grande lago di sale che si estende a perdita d'occhio nel sud del Paese. 

Tutto è andato bene a parte nel finale quando il fuoristrada che doveva venire a prendermi è sprofondato in un'area di sale ed acqua, difficile da intuire senza entrarci, e mi sono trovato la sera con la notte che stava arrivando perso nel nulla e senza acqua e poco vestito (avevo abbandonato giacca e sovrapantaloni, tenda e resto la mattina per aver meno peso addosso) e con il freddo che oramai mi stava attanagliando.
Durante il giorno faceva molto caldo, direi troppo per camminare, specialmente l'ultimo giorno senza nuvole, e questo invece di essere d'aiuto è stato un danno per la necessità di doversi svestire e caricare ancora di più lo zaino, con l'altro inconveniente di doversi rivestire se tirava un colpo di vento.

Sicuramente la mia idea di portarmi tutto nello zaino, acqua compresa (il peso maggiore è proprio dovuto all'acqua, razionata alla goccia!) è stata la scelta migliore, con tutto l'abbigliamento addosso, sacco a pelo iper-leggero (e vestiti bastava anche un sacco-lenzuolo quest'anno), tendina light, un camping gas e 6 bustine di tea, 6 di cappuccino, 12 bustine di zucchero, 3 minestre Knorr, 6 frutttini, 1 cioccolata, 6 blocchetti di formaggio grana, 1 busta affettato, 1 busta di crakers,1 GPS, una bussola e materassino, 1 fotocamera Gopro e una Lumix. 

Siamo partiti in 2, io e mio nipote Diego Toigo, dal punto nord (oltre Coquesa e ad est della Salina di Garci-Mendoza, in direzione nord verso Tonavi, e poi abbiamo puntato in direzione opposta, avendo sempre, almeno per 2 giorni, come riferimento il Volcan Tunupa, dapprima sulla nostra destra e poi alle spalle.
Diego il secondo giorno a dovuto mollare per problemi vari così io ho continuato da solo e più speditamente, spostando all'ultimo giorno la tappa più lunga di 51 chilometri.

Comunque la traversata del Salar è una cosa stupenda, in mezzo al nulla e nessuno ed ho incrociato in tutto una macchina di turisti il pomeriggio del secondo giorno che preoccupati mi hanno chiesto se tutto andava bene!!
Bella la Bolivia, e grazie a Wilma Ignacio di Uyuni per l'assistenza tecnica e l'autista Henry per aver oraganizzato tutto in maniera perfetta.
Vi abbraccio forte cari amici e tornerò presto da quelle parti, ancora una volta.
Con Diego, Santiago e Pedro ho salito pure il Licancabur dalla Laguna Verde. Che spettacolo!!